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giovedì 3 novembre 2016

Haigata without charcoals! (English text)


The word "haigata" in Japanese means the arrangement of ash (specific ash for the use in tea ceremony) inside the brazier, both summer and winter.
The ash is very important because it serves as the basis of the above charcoals and also has a nice aesthetic effect.
Put the ash is a complex art in the ceremony since each type of grate has a different form of ash.
The ash is first basted and then, once given a summary form, it is "smoothed" with appropriate tools. 
Usually with electric coals you can not use the ash and that is a shame because you lose a lot of aesthetic of the brazier.
However doing a lesson, to save money and time, we use the fake coals to have the appearance of true of true coals and light up just as the red - hot - coals but they are made of synthetic materials and emit light and heat due to electricity.
I recently discovered a system in order to use the ash with synthetic charcoals could also make a "partial" haigata. 




There are the "plates of fake coals" electrical which can be inserted in a protective disk enable you to put the ashes in the edge you can put it appropriately smoothing (not, unfortunately, be able to get all the traditional forms required by the various types of braziers).



I haven't yet a maekegawara (half moon ceramics that plugs into the ash in front of the embers) suitable for furo cast iron (should be orange ) so I had to adapt with my white one.
Here in these photos there are some examples of what as been the end result that has me very satisfied. 




sabato 29 ottobre 2016

Haigata senza carbone!

Per haigata si intende la sistemazione della cenere (cenere specifica per l'uso in cerimonia del tè) all'interno del braciere, sia estivo che invernale.
La cenere è molto importante perché fa da base ai soprastanti carboni ed ha anche un bell'effetto estetico.
Mettere la cenere è un'arte complessa in cerimonia del tè poiché ogni tipo di braciere ha una diversa forma di cenere.
La cenere viene prima imbastita e poi, una volta data sommariamente la forma, viene "lisciata" con appositi utensili.
Tuttavia facendo lezione, per risparmiare, si usano i finti carboni che hanno l'aspetto di veri carboni e si "accendono" proprio come dei carboni roventi, ma sono fatti di materiali sintetici ed emettono luce e calore grazie all'energia elettrica.
Di solito con i carboni elettrici non si può usare la cenere e questo è un vero peccato perché si perde molto dell' estetica del braciere.
Ho recentemente scoperto, però, un sistema per poter usare la cenere con i carboni sintetici potendo fare anche un "parziale" haigata.







Esistono delle "piastre di finti carboni", elettriche, che si possono inserire all'interno di un disco protettivo consentendo di mettere nei bordi la cenere e poterla sistemare lisciandola adeguatamente (senza, purtroppo, poter ottenere tutte le forme tradizionali richieste dai vari tipi di bracieri).




Non possiedo ancora un maekegawara (la mezza luna di ceramica che si inserisce nella cenere di fronte alle braci) adatto al furo in ghisa (dovrebbe essere di colore arancione) quindi mi sono dovuta adattare con il mio bianco. 
Ecco in queste foto qualche esempio di quello che è stato il risultato finale che mi ha molto soddisfatta.





venerdì 19 giugno 2015

Ancora una lunga assenza ma questa volta ripartiamo più motivati che mai!

Non avrei voluto, ma mi trovo ancora una volta a scusarmi per la lunga assenza dal blog. Tante cose mi sono successe: ho preso una laurea, ho adottato un cucciolo di cane straordinario e ho affrontato mille avventure. Ed ho passato tutto questo per tornare a scrivere nel blog ancora più motivata di prima perché ogni esperienza che faccio mi riporta a quella che è e sarà sempre la mia grande passione: la cerimonia del tè!




Adesso ho, fortunatamente, molto tempo libero ed ho deciso di sfruttarlo per dedicarmi ogni giorno a perfezionare una differente cerimonia del tè.
Il chanoyu naturalmente avrà dedicati più giorni, sarebbe impossibile altrimenti poter resistere!

Il venerdì "tocca" alla cerimonia del tè giapponese ed oggi ho fatto pratica, per la prima volta,  con un temae tipicamente estivo inaugurando il mio nuovo tana (mobile per cerimonia del tè) con l'apposito spazio per l'uso di hira kensui (un kensui - contenitore dell'acqua sporca - piatto e largo).
Ho anche inaugurato la nuova sede estiva delle cerimonie del tè: una stupenda altana con vista panoramica su ogni lato. In seguito metterò anche delle foto della location che è veramente stupenda.
Mitsusashi è un adattamento di un vaso italiano molto somigliante ad analoghi giapponesi usati in cerimonia del tè.


Questo tipo di temae prevede koicha e usucha eseguiti senza la consueta pausa che normalmente li divide.
Chawan (la ciotola dove si beve il tè) è una delle mie preferite tazze estive, mentre futaoki (poggia mestolo) fa parte della collezione dei futaoki amati da Sen No Rikyu e qui è nella variante "granchio".
La foto sottostante mostra la disposizione degli utensili alla fine della cerimonia: è necessario dividere mentalmente il ripiano di tana nella parte superiore in tre parti e in quella inferiore in quattro e posizionare hishaku (il mestolo per l'acqua) in modo che abbia la bocca nell'intersezione superiore tra primo e secondo spazio e la fine del manico nell'intersezione inferiore tra terzo e quarto.
Nell'ultima foto invece viene mostrata la disposizione (lato ospiti) dei principali quattro utensili che vengono visionati durante haiken.
Vi lascio in compagnia delle foto e ... buon matcha a tutti!