venerdì 23 marzo 2012

Libro scaricabile sul tè giapponese - Free downloading Japanese green tea book

Vi suggerisco un libro scaricabile gratuitamente sul tè verde giapponese.

I suggest you a free downloading Japanese green tea book.

Questo il link/ here the link:

http://www.aiya-europe.com/it/b2b/e-book

mercoledì 21 marzo 2012

La semplicità del gong fu cha


Come avevo accennato nel precedente post, il tema della cerimonia cinese sarebbe stato lo stesso di quello del chanoyu: la bellezza.
La bellezza vera, è a mio parere, preziosa ma non troppo vistosa, semplice senza essere sciatta.
E' come una teiera antica, con i suoi smalti appena opacizzati dal tempo, magari con le sue piccole "sbeccature", ma sicuramente affascinante, ricca degli aromi dei mille tè che ci sono stato infusi, piena di storie, assolutamente unica.
Come allestimento ho voluto usare un solo oggetto di pregio (una teiera in porcellana cinese del 1800 di dimensione media) e rimanere molto moderata sugli altri oggetti.
Non volevo che ci fosse niente di più dell'indispensabile e anche gli stessi colori dovevano dare un'idea di pulizia e rigore per far risaltare la bellezza della teiera.
Dal punto di vista tecnico ci siamo concentrati sui difetti dei vari allievi e abbiamo ripetuto i gesti per cercare un nuovo equilibrio e una nuova pulizia. In alcuni casi abbiamo anche imparato come pulire e sistemare gli utensili nel caso si rendesse necessario farlo di fronte agli ospiti.



Come tè niente poteva rendere meglio l'idea della semplicità (nella lavorazione) e della bellezza (nel gusto) di un Long Jin.
Per addolcirlo dei piccoli bocconcini di mochi rivestiti di sesamo.

The Beauty - (chanoyu of middle March)




The last lesson of Chanoyu had a theme (effettively the same theme used for the lessons of gong fu cha) very challenging: the beauty.
The shikishi used in the previous week was based on the purity of the heart and the argument that
we had treated was the renewal that spring inevitably brings with.
With this lesson I wanted to introduce the theme of Beauty as a whole between inner and
exterior: there is no exterior beauty if also there isn't an inner beauty and does not exist
a nice container for the tea without ... someone who knows how to handle and use it with care!
The correlation between nature, pure soul, beauty tools and technique of use is very narrow:
there isn't a well done tea ceremony without these four elements.
What good is having a rare cup made by a great Master if you do not have the perfect technique
to use it? And what good is a perfect technique if you do not use a good tea, freshly and ground
with care? And finally, what good is having a wonderful tea if we are not able to transfer
our love in the infusion that we are preparing?

martedì 20 marzo 2012

Risolti i problemi con il blog! Resolved the problems with our blog!


Da qualche giorno abbiamo risolto tutti i problemi che avevamo con il blog. Adesso chiunque può postare commenti. Grazie a tutti.

Finally we have resolved all the problems with our blog. Now everyone can comment the posts. Thank's to all.

La bellezza - chanoyu di Marzo

L'ultima lezione di Chanoyu aveva un tema (in effetti lo stesso tema usato per le lezioni di gong fu cha di questa stessa settimana) molto impegnativo: la bellezza.
Lo shikishi usato nella settimana precedente era basato sulla purezza del cuore e l'argomento che avevamo trattato era il rinnovamento che inevitabilmente la primavera porta con se'.
Con questa lezione ho voluto introdurre il tema della bellezza come un tutt'uno tra interiore ed esteriore: non esiste bellezza interiore senza avere anche una bellezza interiore e non esiste una bel contenitore per il tè senza... qualcuno che la sappia maneggiare e usare con cura!
La correlazione tra natura, animo puro, bellezza degli utensili e tecnica d'uso è strettissima: non esiste una cerimonia del tè ben fatta senza questi quattro elementi.
A cosa serve avere un rara tazza fatta da un importante Maestro se non si ha una perfetta tecnica per utilizzarla? E a cosa serve una perfetta tecnica se non si usa un buon tè, fresco e macinato con cura? E, infine, a cosa serve avere un magnifico tè se non siamo in grado di trasferire l'amore nell'infusione che stiamo preparando?


domenica 18 marzo 2012

Non riesco a capire perchè gli iscritti non possono commentare i post...

Non so perchè ma gli iscritti a blogger e anche i followers del mio blog non sono in grado di postare commenti (l'unica che può commentare i miei posts sono io!).
Ho controllato e l'opzione "possibilità di commentare i post" è attiva. Ho fatto messo la domanda sul forum di blogger. Se qualcuno gentilmente potesse aiutarmi lo prego di mandarmi una mail privata visto che non si potrà commentare neppure questo post.
Per ringraziarvi pubblico una foto:

sabato 17 marzo 2012

Video Gong fu cha cinese - Video Chinese Gong fu cha

venerdì 16 marzo 2012

Lezione di gong fu cha - seconda settimana di Marzo


In questa lezione da un punto di vista tecnico abbiamo cercato di perfezionare il movimento delle braccia nella rotazione della teiera e del bricco. Il movimento non deve essere di spalle (altrimenti si otterrebbe un ridicolo effetto di "nuotatore a rana")ma solo di gomiti. Inoltre è estremamente importante separare quello che è il movimento rotatorio (che viene fatto solo dai polsi) da quello "alto-basso" che invece viene eseguito dai gomiti.
Come avevo già detto in precedenza questo movimento non è particolarmente significativo quando si usano abiti di fattura occidentale, ma risulta esteticamente molto piacevole quando si indossa l'hanfu che ha le maniche molto larghe e lunghe.
Purtroppo questo movimento non è semplice per nessuno dei miei allievi e richiede diverse lezioni, e un po' di applicazione, per essere eseguito al meglio.
Ad un allievo in particolare ho cominciato una piccola introduzione sul ritmo (cosa che in seguito sarà davvero indispensabile per sincronizzare più persone che fanno la stessa cerimonia), ma me ne sono quasi subito pentita: il ritmo nella cerimonia del tè è una cosa molto complessa ed è bene affrontarla in seguito quando alcune conoscenze sono già consolidate e si ha in generale una maggiore sicurezza.
Come tè ho servito ad alcuni un tè Fancy Wulong di Taiwan dal sapore abbastanza marcato e ad altri un wulong tailandese di pregio a foglia arrotolata, simile ad un Tie Kwan Yin.
Ho giocato tutta l'atmosfera creata dagli utensili sul tema della primavera.
In particolare ho adoperato il mio solito nuovo set di porcellana bianca con rami e fiori di susino abbinato ad una teiera Yixing scura anch'essa col tema dei fiori di susino.
E' una teiera che amo particolarmente poichè è stata la mia prima teiera Yixing! E'inoltre la riproduzione fedele, fatta da un noto maestro di terracotte, di un esemplare storico molto quotato conservato in un museo cinese.


I fiori erano una piccola composizione di vistose orchidee e mimosa (ovviamente un regalo che mi è stato fatto per la Festa della Donna) e come tutti i regali viene immediatamente esposto durante la cerimonia. Essendo questa composizione già abbastanza vistosa ho evitato di aggiungere altri fiori nel tokonoma. Appeso ho sistemato uno shikishi con una famosa calligrafia simboleggiante il rinnovo portato dalla primavera in arrivo.
Infine ho servito come dolce dei Tang Yuan (il mio dolce preferito) anch'essi arrangiati in versione primaverile: serviti dentro un infuso di Ba Bao Cha (Tè degli otto tesori) e adornati con petali di fiori colorati e bacche di Goji. Il Tang Yuan è un dolce tipico della Festa delle Lanterne tuttavia non viene disdegnato neppure per altre festività.Per servirlo ho scelto delle preziosissime ciotole coperte di porcellana giapponese a lavorazione Imari del 1800.

domenica 11 marzo 2012

Degustazione di tè puerh degli anni '90 Grand Yellow Label



Per festeggiare la primavera che sta arrivando ho deciso di bere un puerh comprato circa 3 anni fa: un tè della fine del 1990 Grand Yellow Label.
Negli ultimi tre anni l'ho conservato in pumidor ad umidità medio-bassa (circa 55-60% a 20 C° di temperatura) ma prima dell'acquisto questo tè era stato conservato in un'umidità molto alta (non so, non sono sicura, ma penso intorno a 85 - 90% e una temperatura sicuramente superiore a 25C°).
E' solamente la seconda volta che assaggio un vero puerh invecchiato (la prima volta con un tè del 1960 ad immagazzinaggio umido!)e non sono sicura di riuscire realmente ad apprezzare questi tipi di tè dal gusto così marcato.
Il primo puerh invecchiato che ho degustato, come già accennato prima, era del 1960 e fu veramente... uno shock! Ho pagato una piccola fortuna e sapeva fortemente di muffa. Pensai che fosse per l'età...
Adesso, in questo tè invecchiato, ma assai più giovane, avevo sperato di trovare un gusto davvero speciale ma... niente! Lo stesso terribile odore di muffa...
Ho parlato con altri degustatori di puerh, con più esperienza di me, e mi hanno detto che è abbastanza normale. Normale?!
Personalmente non credo di apprezzare l'odore e il gusto del puerh invecchiato con il metodo dell'immagazzinamento umido, preferisco sicuramente dei tè a fermentazione naturale (sheng puerh) di invecchiamento medio (circa 10 anni) con un immagazzinamento medio o medio-basso (come il mio, cioè circa 50-60%).


Per questo tè ho creato un chaxi all'aperto con una piccolo chabako cinese (scatola di legno porta utensili da tè, comprendente anche un piccolo vassoio con scolo dell'acqua) e il mio bruciatore ad alcool. Ho usato la mia piccola adorabile teiera di Yixing che uso per i puerh invecchiati e ho inaugurato un piccolo set appena acquistato in porcellana bianca che comprende un bricchino e quattro tazze con bassorilievi di rami e fiori di susino (particolarmente indicata quindi in questo periodo dell'anno). E' molto bello il contrasto che il bianco della porcellana crea con il rosso del liquore.



Tea tasting - 1990 Grand Yellow Label puerh tea



To celebrate the spring coming I have wanted drink a puerh that I bought 3 years ago: a late 1990 Grand Yellow Label puerh tea. In the last three years I storage it in a medium dry storage (about 55/60% of humidity - 20C° temperature) but before this puerh has a very humid storage (I don't, I'm not sure, but I think 85/90% of humidity).
This is only the second time that I taste a real old puerh (the first time a 1960 humid storage!) and I'm not sure if I really like it.
The first 1960 puerh tasting was really a shock! I payed for it a little treasure but I thinked it smelled of mold. I thinked for the age...
Now, with this more young tea, I have hoped to find a special taste but .... nothing! The same smell of mold...
I have spoke with other puerh taster and they have told me that it's quite normal. Normal?!
Personally now I'm sure that I don't like that smell and taste of humid storage old puerh, I prefer a lot a medium storage (like mine) and a medium age (like 10 years) raw puerh tea.


I arrange for this tea an outdoor chaxi with a little modern chinese chabako (comprehensive of a little tea tray) and a my alcool burner. I have used the little adorable Yixing teapot that I use for aged puerh teas and I have inaugurated new with porcelain set of tea pitcher and cups with plum blossoms. It's very nice the contrast that create with the red liquor.



giovedì 8 marzo 2012

Primi di Marzo- lezioni principianti chanoyu


Spesso per gli allievi alle prime armi le lezioni di cerimonia del tè giapponese (chanoyu) sono un po' frustranti perchè le cose da imparare sono tantissime, ma prima di procedere alla preparazione vera e propria è necessario concentrarsi sulla precisione del gesto e su una serie di gesti che normalmente non si prendono neppure in considerazione, come alzarsi, sedersi, girarsi, inchinarsi.
Si prende immediatamente consapevolezza che tutti quei movimenti che crediamo di saper fare in realtà sono fatti in maniera approssimativa e sprecisa.
Ci rendiamo conto che per appoggiare a terra un oggetto ci vuole un gesto preciso e delicato, un'attenzione che parta prima dalla nostra concentrazione e poi verso le braccia si trasferisca nella delicatezza e determinazione del nostro stesso gesto.
La difficoltà forse più grande sta, però, nel rendersi conto che anche il semplice stare seduti e fermi in posizione "seiza" è difficile e doloroso e che la resistenza per una persona non abituata è davvero minima.
Le prime lezioni dunque si concentrano nel rendersi conto delle proprie inadeguatezze e nell'imparare un nuovo bilanciamento del proprio corpo: una nuova maniera più consona di camminare sul tatami, di girarsi e di chinarsi agli altri portando rispetto e nello stesso tempo esprimendo grazia.
Personalmente, una delle prime cose che insegno insieme alle basi del portamento, è la piegatura di fukusa (il tovagliolo arancione, o viola per gli uomini) che si vede nella foto.
Gli allievi ci mettono in media un anno di lezioni (e alcuni anche di più) per imparare a piegare, impugnare e usare questo tipo di "tovagliolo", per questo motivo ho deciso di far sì che si cimentino subito con le piegature, poichè sono una parte molto importante di quella che sarà la loro cerimonia del tè.
Naturalmente gli allievi del corso principianti non sono ancora in grado di cominciare a preparare una vera e propria tazza di matcha quindi , per il momento, imparano a comportarsi correttamente come ospiti e il tè gli viene servito da me.
Nell'ultima lezione il tema era quello classico di Hinamatsuri (festa delle bambole) che si tiene in Giappone nei primi di Marzo. Il jiku (uno shikishi) era dipinto con questo tema mentre la composizione floreale (non proprio adatta in effetti ad una cerimonia del tè) era una composizione di violette spontanee del mio giardino abbinate a piccoli fiorellini di campo selvatici color giallo intenso e qualche ramo d'edera in un elegante vaso giapponese in bambù.


martedì 6 marzo 2012

Primi di Marzo-lezioni principianti gong fu cha



La lezione principianti di cerimonia cinese della prima settimana di Marzo si è incentrata sulla preparazione di un fiore di tè (sotto specifica richiesta di un allievo) ed è stata quindi incentrata sull'uso di utensili in vetro.
Il vetro, uno dei materiali migliori per infondere i tè delicati ( e i più belli da vedere), per quanto si abbini in maniera semplice a molti utensili di altri materiali ( dalla terra yixing alla porcellana, al celadon)non è tra i più semplici da utilizzare.
Gli allievi alle prime armi hanno solitamente paura di utilizzare il vetro perchè da loro un'idea di fragilità e soprattutto perchè non trattiene molto bene il calore, ma tende a cederlo ed è molto più facile rischiare di bruciarsi con un oggetto in vetro piuttosto che con una terracotta.
Non volevo appesantire la leggerezza del vetro con un imponente vassoio da gongfucha così ho deciso di usare la classica tea boat ("barca da tè" o vassoio sotto-teiera).
Da un punto di vista "tecnico" volevo incentrare la lezione sul corretto movimento delle braccia e delle spalle ( che verrà enfatizzato quando il maestro di cerimonia indosserà l'hanfu - vestito tradizionale con maniche molto lunghe e larghe) e volevo anche soffermarmi sul corretto movimento dei polsi quando si ruota la tazza per versare l'acqua in kensui (conteniore dell'acqua usata).
Ho completato l'allestimento con un fornello cinese ad alcool, un bollitore che riprendesse il tema del vetro, delle tazze in celadon ( queste sono abbastanza spesse e larghe e si prestano bene ad essere usate con le mani e senza pinze). Come chataku (piattini da tè) ho utilizzato i classici in metallo per sencha-do.
Il tè usato per il primo servizio di tè è stato uno splendido "Jade Zeppelin" (Spirali di Giada), il secondo un fiore di tè con crisantemo e gelsomini.
Due tè di gran pregio artistico (per risaltare bene nel vetro)su base di tè verde delicato.
Li ho abbinati servendo come snack un classico involtino primavera in versione vegan (100% vegetale, come impone la mia etica di maestra del tè). L'involtino primavera non è, come molti credono, un antipasto che si serve al ristorante ma uno snack servito in locali da "dim sum" e viene spessissimo abbinato ai tè verdi.
Composizione floreale e jiku (rotolo dipinto o scritto e appeso all'interno di tokonoma) erano gli stessi usati per la lezione di chanoyu (vedere prossimo post).


Lezioni di cerimonie del tè - Tea ceremonies lessons

Come avevo già accennato sulla pagina facebook
( https://www.facebook.com/pages/Tea-ceremony-Cerimonia-del-tè/286520734740614 ),
sono iniziati i corsi e le lezioni di cerimonie del tè (si può studiare a scelta gong fu cha cinese e sue varianti, cerimonia coreana - sia con tè in foglie che con tè in polvere - e naturalmente la cerimonia giapponese del tè chanoyu - chado - stile Omotesenke).
Ci sono lezioni sia per principianti che per intermedi. Normalmente le lezioni principianti sono singole (tranne richieste particolari) per cui non è mai tardi per ISCRIVERSI!
La durata di una lezione di cerimonia cinese è di circa un'ora/ un'ora e mezzo, mentre la durata di una lezione di tado (cerimonia coreana) e di chado (cerimonia giapponese) dipendono dai casi ma non sono mai meno di due ore / due ore e mezzo.
Si fa da una a due lezioni a settimana, secondo le esigenze personali, e orari e giorni possono essere concordati insieme. Le lezioni si tengono in lingua italiana. I costi (comprensivi di lezione, due portate di tè e attrezzatura) sono euro 25 per cerimonia cinese e euro 35 per cerimonia coreana e giapponese. Non sono richiesti conoscenze, ne' requisiti specifici: ogni età è buona per imparare! Le lezioni si svolgono a Lucca.
Per aiutare gli allievi pubblicheremo settimanalmente su questo blog anche dei post riassuntivi sulle lezioni che si sono svolte ( in maniera da aiutare i ragazzi/e a ricordare meglio) e magari a convincere i più reticenti ad iscriversi!
Se siete interessati, se volete più informazioni o volete iscrivervi potete contattarmi personalmente.


Video di Cerimonia del tè giapponese (parte di usucha) in versione invernale con ro e sugidana

Questo è un video dove faccio una semplice dimostrazione di una parte della cerimonia del tè giapponese invernale (usucha) nella mia chashitsu (stanza per cerimonia del tè).
In questo video potete vedere ro (il braciere invernale incassato nel pavimento di tatami)e un "tavolino da tè" usato in questa stagione che si chiama sugidana (dana o tana significa "tavolino per il tè").
Anche se non è facile da notare, ho usato una tazza (chawan) con disegno di bambole hina (che si usa appositamente per la Festa di Hina-matsuri in Giappone, festa delle bambine) e un natsume in lacca rossa (uno dei miei natsume preferiti!) con un disegno makie (oro) della luna e di un albero colmo di fiori di susino ( dettaglio tipico di questa stagione).
E' il primo video eseguito da me che pubblico (ne seguiranno altri) perchè sono una persona piuttosto riservata e non mi piace mostrarmi troppo.
Spero che vi sia piaciuto. Se sì, vi prego di incoraggiarmi andando su youtube e cliccando mi piace e/o iscrivendovi al canale video di questa pagina.
Grazie e buon divertimento!

venerdì 2 marzo 2012

Japanese tea ceremony - Usucha with ro and sugidana

This is a video where I perform a simple part (usucha) of a Japanese tea ceremony in my chashitsu.
In this video you can see ro (winter brazier) and the tea shelf called sugidana.
I used a chawan with painted on hina dolls (for Hina-matsuri) and a red natsume with the moon and a tree full of plum blossoms.
I hope you enjoy this video.