Questo è il blog della Scuola di Cerimonia del Tè Jaku di Lucca. Offriamo lezioni di chanoyu, gongfucha cinese, Darye (la via del tè coreana) e ovviamente l'etichetta nello stile tradizionale inglese. Offriamo anche dimostrazioni pubbliche e private.
mercoledì 21 marzo 2012
La semplicità del gong fu cha
Come avevo accennato nel precedente post, il tema della cerimonia cinese sarebbe stato lo stesso di quello del chanoyu: la bellezza.
La bellezza vera, è a mio parere, preziosa ma non troppo vistosa, semplice senza essere sciatta.
E' come una teiera antica, con i suoi smalti appena opacizzati dal tempo, magari con le sue piccole "sbeccature", ma sicuramente affascinante, ricca degli aromi dei mille tè che ci sono stato infusi, piena di storie, assolutamente unica.
Come allestimento ho voluto usare un solo oggetto di pregio (una teiera in porcellana cinese del 1800 di dimensione media) e rimanere molto moderata sugli altri oggetti.
Non volevo che ci fosse niente di più dell'indispensabile e anche gli stessi colori dovevano dare un'idea di pulizia e rigore per far risaltare la bellezza della teiera.
Dal punto di vista tecnico ci siamo concentrati sui difetti dei vari allievi e abbiamo ripetuto i gesti per cercare un nuovo equilibrio e una nuova pulizia. In alcuni casi abbiamo anche imparato come pulire e sistemare gli utensili nel caso si rendesse necessario farlo di fronte agli ospiti.
Come tè niente poteva rendere meglio l'idea della semplicità (nella lavorazione) e della bellezza (nel gusto) di un Long Jin.
Per addolcirlo dei piccoli bocconcini di mochi rivestiti di sesamo.
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Nella mia vita ho un'unica grande passione: l'arte in tutte le sue forme: sono cantante di professione e Maestra di Cerimonia del tè. Da anni sono diventata vegan e voglio mostrare a tutti coloro che vogliono bene agli animali, al Pianeta in cui viviamo (e a se' stessi) che si può vivere bene da vegani. Anzi no: vivere meglio!
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Una presentazione molto bella.
RispondiEliminaLe fotografie anche.
È difficile fare semplice e così semplice da complicata.
Grazie molle Letizia.
Grazie "Mille".
RispondiEliminaScusi!
Grazie a lei!
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