domenica 30 settembre 2012

Un tè per il compleanno del mio amico Luca

Oggi ho voluto fare un semplice gongfucha in omaggio al compleanno del mio amico Luca Ramacciotti, non potendolo festeggiare personalmente con lui. Per l'occasione ho inaugurato un piccolo servito cinese "Famille Rose" con un disegno di pesche. Certo le pesche adesso sono fuori stagione, ma volevo dare un ultimo addio all'estate che se ne è appena andata. Come tè ho usato lo splendido puerh sheng "Star of Bulang" 2007 di cui ho parlato nel penultimo post.
Poichè Luca è rimasto uno dei pochi uomini di animo sensibile, amante dell'arte e della bellezza ho dedicato a lui anche una piccola composizione floreale (che naturalmente non può competere con le sue meraviglie), ed essendo maestro di ikebana,ho riservato a lui il maggiore degli onori lasciando piena la sua tazza di tè, su un piccolo piedistallo laccato, nel mio tokonoma. A te Luca i miei migliori auguri per la tua felicità!

giovedì 27 settembre 2012

Star of Bulang 2007 (English Version)

It's a long time since I updated this blog, but a little the end of the lessons of tea ceremony and a little my work, I momentarily neglect my great love for this wonderful drink. Two days ago, thanks to the bad weather, I decided to open a new cake of puerh tea. I really wanted a sheng, but my last trusty cake of Menghai 7532 was finish so I went in my pumidor to look for something and I decided finally to try "Star of Bulang" Guoyan 701 of the 2007 vintage. Came to me in 2008 (very young), I storage until now in my pumidor, so in a moderate heat and medium / dry humidity (65% on average). Despite the degree of humidity is not one of the best, the cake has maintained intact its fragrance.
This cake is composed entirely of material from Bulang spring, but only partially from wild trees. It has a medium compression, with a medium-bodied flavor, but a long finish. The aftertaste is sweet and clean and you can also define overall a great tasting cake. The liquid is pale gold. It has excellent quality / price ratio. So I would say that it is a good buy for those who want to drink now and for those who want to age for future consumption.

Star of Bulang 2007

E' da molto tempo che non aggiorno questo blog, ma, un po' la fine delle lezioni di cerimonia del tè e un po' il lavoro, mi hanno portato a dover momentaneamente trascurare il mio grande amore per questa stupenda bevanda. Due giorni fa, complice il brutto tempo, ho deciso di aprire un nuovo cake di tè puerh. Avevo tanta voglia di uno sheng, ma il mio ultimo fidato cake 7532 di Menghai era finito così sono andata nel mio pumidor a cercare qualcosa e ho deciso di provare finalmente "Star of Bulang" 701 di Guoyan dell'annata 2007. Arrivato da me nel 2008 (quindi giovanissimo), l'ho fatto "stagionare" fino ad adesso nel mio pumidor, quindi in un ambiente a calore medio/moderato e a umidità medio/secca (65 % di media). Nonostante il grado di umidità non sia uno dei migliori, il cake ha mantenuto intatta tutta la sua fragranza.
Questo cake è composto interamente di materiale primaverile proveniente da Bulang, ma, solo parzialmente, da alberi selvatici. E' a compressione media, con un sapore di medio corpo, ma di lunga persistenza. Il retrogusto è dolce e pulito e si può definire complessivamente un ottimo cake anche da degustazione. Il liquido è di color oro pallido. Ottimo il suo rapporto qualità/prezzo. Direi quindi che è un buon acquisto sia per chi lo vuol bere subito sia per chi lo vuole invecchiare per un consumo futuro.

martedì 1 maggio 2012

Commemorazione di Sen No Rikyu

Sen No Rikyu è, a tutt'oggi, considerato il fondatore della moderna cerimonia del tè giapponese, colui che l'ha codificata e perfezionata. E'inutile che mi metta a parlare della sua vita, di cui si è già scritto e parlato in abbondanza. A tale scopo metto solo un link per coloro che volessero maggiori informazioni: http://it.wikipedia.org/wiki/Sen_no_Riky%C5%AB Egli morì il 21 Aprile 1591, considerate però le dovute differenze con l'antico calendario giapponese egli viene commemorato, con un'apposita cerimonia, verso la fine di Marzo. E' molto che non scrivo,ed ho tante cose arretrate da aggiornare sul blog, tuttavia, anche se è passato un po' di tempo, non posso non scrivere riguardo a questa bella e importantissima cerimonia.
Per questo tipo di commemorazione, non molto differente da quella per i defunti, si usa tenmoku-dai, un "piedistallo" in legno (perlopiù laccato anche se se ne trovano persino in legno naturale)sul quale viene appoggiata una tazza normalmente di fattura tenmoku, un antico e prezioso stile di provenienza cinese. Questo piedistallo serve formalmente a non dover toccare la tazza con le mani e mantenere quindi la massima purezza. La tazza di tè commemorativa è la prima che si prepara e il primo ospite ha il ruolo onorifico di prenderla e portarla personalmente nel tokonoma di fronte all'immagine del Maestro Rikyu. Questo tè non viene preparato come di consueto ma lasciato galleggiare sulla superficie dell'acqua.
In seguito si servono gli ospiti come di consueto e si procede con la normale cerimonia.

mercoledì 4 aprile 2012

Tè nella serra


Alla fine di Marzo volevo fare un gong fu cha in un posto che potesse suggerirmi una maggior idea di primavera così ho pensato: "Perchè no in una serra?".
Certo in una serra è più difficile trovare un posto appropriato per appendere un rotolo dipinto ma ho voluto provare comunque...
Questo è stato il risultato...



Per il chaxi ho scelto un set di colore blu scuro con disegni oro chiamato "Perla Nera" e come tè un classico Bi Lo Chun ( il tè che a mio parere rende maggiormente l'idea della primavera).
Le tazze di questo set sono più grandi delle normali tazze da gong fu cha e questo mi ha dato la possibilità di incentrare la parte tecnica sulla corretta maniera di svuotarle a mano senza l'uso di pinze o altri utensili.


E per concludere un tradizionale dolce giapponese di primavera: sakura mochi (nello stile di Kyoto)!

Tea in the greenhouse



At the end of March I wanted a gong fu cha in a place that suggested a greater idea of ​​spring so I thinked :" Why not in my greenhouse?".
Yes, in a greenhoude it's more difficoult to find a correct place to arrange an hanging scroll but I wanted to try...
This is the result...


For the chaxi I chose a tea set in a dark blu color with gold ornamental motifs called "Black Pearl" and the tea was a classic Bi Lo Chun (tea that most suggests the idea of the spring).
The cups were a little more big than normal so the technique was centered in the correct moviment to empty water from buckets without no tool.


And finally a traditional spring Japanese sweet: sakura mochi ( Kyoto version)!

venerdì 23 marzo 2012

Libro scaricabile sul tè giapponese - Free downloading Japanese green tea book

Vi suggerisco un libro scaricabile gratuitamente sul tè verde giapponese.

I suggest you a free downloading Japanese green tea book.

Questo il link/ here the link:

http://www.aiya-europe.com/it/b2b/e-book

mercoledì 21 marzo 2012

La semplicità del gong fu cha


Come avevo accennato nel precedente post, il tema della cerimonia cinese sarebbe stato lo stesso di quello del chanoyu: la bellezza.
La bellezza vera, è a mio parere, preziosa ma non troppo vistosa, semplice senza essere sciatta.
E' come una teiera antica, con i suoi smalti appena opacizzati dal tempo, magari con le sue piccole "sbeccature", ma sicuramente affascinante, ricca degli aromi dei mille tè che ci sono stato infusi, piena di storie, assolutamente unica.
Come allestimento ho voluto usare un solo oggetto di pregio (una teiera in porcellana cinese del 1800 di dimensione media) e rimanere molto moderata sugli altri oggetti.
Non volevo che ci fosse niente di più dell'indispensabile e anche gli stessi colori dovevano dare un'idea di pulizia e rigore per far risaltare la bellezza della teiera.
Dal punto di vista tecnico ci siamo concentrati sui difetti dei vari allievi e abbiamo ripetuto i gesti per cercare un nuovo equilibrio e una nuova pulizia. In alcuni casi abbiamo anche imparato come pulire e sistemare gli utensili nel caso si rendesse necessario farlo di fronte agli ospiti.



Come tè niente poteva rendere meglio l'idea della semplicità (nella lavorazione) e della bellezza (nel gusto) di un Long Jin.
Per addolcirlo dei piccoli bocconcini di mochi rivestiti di sesamo.

The Beauty - (chanoyu of middle March)




The last lesson of Chanoyu had a theme (effettively the same theme used for the lessons of gong fu cha) very challenging: the beauty.
The shikishi used in the previous week was based on the purity of the heart and the argument that
we had treated was the renewal that spring inevitably brings with.
With this lesson I wanted to introduce the theme of Beauty as a whole between inner and
exterior: there is no exterior beauty if also there isn't an inner beauty and does not exist
a nice container for the tea without ... someone who knows how to handle and use it with care!
The correlation between nature, pure soul, beauty tools and technique of use is very narrow:
there isn't a well done tea ceremony without these four elements.
What good is having a rare cup made by a great Master if you do not have the perfect technique
to use it? And what good is a perfect technique if you do not use a good tea, freshly and ground
with care? And finally, what good is having a wonderful tea if we are not able to transfer
our love in the infusion that we are preparing?

martedì 20 marzo 2012

Risolti i problemi con il blog! Resolved the problems with our blog!


Da qualche giorno abbiamo risolto tutti i problemi che avevamo con il blog. Adesso chiunque può postare commenti. Grazie a tutti.

Finally we have resolved all the problems with our blog. Now everyone can comment the posts. Thank's to all.

La bellezza - chanoyu di Marzo

L'ultima lezione di Chanoyu aveva un tema (in effetti lo stesso tema usato per le lezioni di gong fu cha di questa stessa settimana) molto impegnativo: la bellezza.
Lo shikishi usato nella settimana precedente era basato sulla purezza del cuore e l'argomento che avevamo trattato era il rinnovamento che inevitabilmente la primavera porta con se'.
Con questa lezione ho voluto introdurre il tema della bellezza come un tutt'uno tra interiore ed esteriore: non esiste bellezza interiore senza avere anche una bellezza interiore e non esiste una bel contenitore per il tè senza... qualcuno che la sappia maneggiare e usare con cura!
La correlazione tra natura, animo puro, bellezza degli utensili e tecnica d'uso è strettissima: non esiste una cerimonia del tè ben fatta senza questi quattro elementi.
A cosa serve avere un rara tazza fatta da un importante Maestro se non si ha una perfetta tecnica per utilizzarla? E a cosa serve una perfetta tecnica se non si usa un buon tè, fresco e macinato con cura? E, infine, a cosa serve avere un magnifico tè se non siamo in grado di trasferire l'amore nell'infusione che stiamo preparando?


domenica 18 marzo 2012

Non riesco a capire perchè gli iscritti non possono commentare i post...

Non so perchè ma gli iscritti a blogger e anche i followers del mio blog non sono in grado di postare commenti (l'unica che può commentare i miei posts sono io!).
Ho controllato e l'opzione "possibilità di commentare i post" è attiva. Ho fatto messo la domanda sul forum di blogger. Se qualcuno gentilmente potesse aiutarmi lo prego di mandarmi una mail privata visto che non si potrà commentare neppure questo post.
Per ringraziarvi pubblico una foto:

sabato 17 marzo 2012

Video Gong fu cha cinese - Video Chinese Gong fu cha

venerdì 16 marzo 2012

Lezione di gong fu cha - seconda settimana di Marzo


In questa lezione da un punto di vista tecnico abbiamo cercato di perfezionare il movimento delle braccia nella rotazione della teiera e del bricco. Il movimento non deve essere di spalle (altrimenti si otterrebbe un ridicolo effetto di "nuotatore a rana")ma solo di gomiti. Inoltre è estremamente importante separare quello che è il movimento rotatorio (che viene fatto solo dai polsi) da quello "alto-basso" che invece viene eseguito dai gomiti.
Come avevo già detto in precedenza questo movimento non è particolarmente significativo quando si usano abiti di fattura occidentale, ma risulta esteticamente molto piacevole quando si indossa l'hanfu che ha le maniche molto larghe e lunghe.
Purtroppo questo movimento non è semplice per nessuno dei miei allievi e richiede diverse lezioni, e un po' di applicazione, per essere eseguito al meglio.
Ad un allievo in particolare ho cominciato una piccola introduzione sul ritmo (cosa che in seguito sarà davvero indispensabile per sincronizzare più persone che fanno la stessa cerimonia), ma me ne sono quasi subito pentita: il ritmo nella cerimonia del tè è una cosa molto complessa ed è bene affrontarla in seguito quando alcune conoscenze sono già consolidate e si ha in generale una maggiore sicurezza.
Come tè ho servito ad alcuni un tè Fancy Wulong di Taiwan dal sapore abbastanza marcato e ad altri un wulong tailandese di pregio a foglia arrotolata, simile ad un Tie Kwan Yin.
Ho giocato tutta l'atmosfera creata dagli utensili sul tema della primavera.
In particolare ho adoperato il mio solito nuovo set di porcellana bianca con rami e fiori di susino abbinato ad una teiera Yixing scura anch'essa col tema dei fiori di susino.
E' una teiera che amo particolarmente poichè è stata la mia prima teiera Yixing! E'inoltre la riproduzione fedele, fatta da un noto maestro di terracotte, di un esemplare storico molto quotato conservato in un museo cinese.


I fiori erano una piccola composizione di vistose orchidee e mimosa (ovviamente un regalo che mi è stato fatto per la Festa della Donna) e come tutti i regali viene immediatamente esposto durante la cerimonia. Essendo questa composizione già abbastanza vistosa ho evitato di aggiungere altri fiori nel tokonoma. Appeso ho sistemato uno shikishi con una famosa calligrafia simboleggiante il rinnovo portato dalla primavera in arrivo.
Infine ho servito come dolce dei Tang Yuan (il mio dolce preferito) anch'essi arrangiati in versione primaverile: serviti dentro un infuso di Ba Bao Cha (Tè degli otto tesori) e adornati con petali di fiori colorati e bacche di Goji. Il Tang Yuan è un dolce tipico della Festa delle Lanterne tuttavia non viene disdegnato neppure per altre festività.Per servirlo ho scelto delle preziosissime ciotole coperte di porcellana giapponese a lavorazione Imari del 1800.

domenica 11 marzo 2012

Degustazione di tè puerh degli anni '90 Grand Yellow Label



Per festeggiare la primavera che sta arrivando ho deciso di bere un puerh comprato circa 3 anni fa: un tè della fine del 1990 Grand Yellow Label.
Negli ultimi tre anni l'ho conservato in pumidor ad umidità medio-bassa (circa 55-60% a 20 C° di temperatura) ma prima dell'acquisto questo tè era stato conservato in un'umidità molto alta (non so, non sono sicura, ma penso intorno a 85 - 90% e una temperatura sicuramente superiore a 25C°).
E' solamente la seconda volta che assaggio un vero puerh invecchiato (la prima volta con un tè del 1960 ad immagazzinaggio umido!)e non sono sicura di riuscire realmente ad apprezzare questi tipi di tè dal gusto così marcato.
Il primo puerh invecchiato che ho degustato, come già accennato prima, era del 1960 e fu veramente... uno shock! Ho pagato una piccola fortuna e sapeva fortemente di muffa. Pensai che fosse per l'età...
Adesso, in questo tè invecchiato, ma assai più giovane, avevo sperato di trovare un gusto davvero speciale ma... niente! Lo stesso terribile odore di muffa...
Ho parlato con altri degustatori di puerh, con più esperienza di me, e mi hanno detto che è abbastanza normale. Normale?!
Personalmente non credo di apprezzare l'odore e il gusto del puerh invecchiato con il metodo dell'immagazzinamento umido, preferisco sicuramente dei tè a fermentazione naturale (sheng puerh) di invecchiamento medio (circa 10 anni) con un immagazzinamento medio o medio-basso (come il mio, cioè circa 50-60%).


Per questo tè ho creato un chaxi all'aperto con una piccolo chabako cinese (scatola di legno porta utensili da tè, comprendente anche un piccolo vassoio con scolo dell'acqua) e il mio bruciatore ad alcool. Ho usato la mia piccola adorabile teiera di Yixing che uso per i puerh invecchiati e ho inaugurato un piccolo set appena acquistato in porcellana bianca che comprende un bricchino e quattro tazze con bassorilievi di rami e fiori di susino (particolarmente indicata quindi in questo periodo dell'anno). E' molto bello il contrasto che il bianco della porcellana crea con il rosso del liquore.



Tea tasting - 1990 Grand Yellow Label puerh tea



To celebrate the spring coming I have wanted drink a puerh that I bought 3 years ago: a late 1990 Grand Yellow Label puerh tea. In the last three years I storage it in a medium dry storage (about 55/60% of humidity - 20C° temperature) but before this puerh has a very humid storage (I don't, I'm not sure, but I think 85/90% of humidity).
This is only the second time that I taste a real old puerh (the first time a 1960 humid storage!) and I'm not sure if I really like it.
The first 1960 puerh tasting was really a shock! I payed for it a little treasure but I thinked it smelled of mold. I thinked for the age...
Now, with this more young tea, I have hoped to find a special taste but .... nothing! The same smell of mold...
I have spoke with other puerh taster and they have told me that it's quite normal. Normal?!
Personally now I'm sure that I don't like that smell and taste of humid storage old puerh, I prefer a lot a medium storage (like mine) and a medium age (like 10 years) raw puerh tea.


I arrange for this tea an outdoor chaxi with a little modern chinese chabako (comprehensive of a little tea tray) and a my alcool burner. I have used the little adorable Yixing teapot that I use for aged puerh teas and I have inaugurated new with porcelain set of tea pitcher and cups with plum blossoms. It's very nice the contrast that create with the red liquor.